Parafrasando Davi Kopenawa: “L’industria dei gioielli di lusso è una trappola per il popolo Yanomami. Cartier usa la sua “amicizia” per ingannarci e manipolarci. Ciò che vogliono è estrarre la nostra ricchezza e inviarla ad altri paesi. La ricchezza della nostra terra. Yanomami, lo prenderanno e lo invieranno in Cina, Giappone, Germania e altri luoghi. È il loro modo di pensare. È la loro preoccupazione, guadagnare soldi, guadagnare soldi per diventare ricchi.”
La Fondazione Cartier presenta la mostra “La lotta Yanomami” in quanto gli Yanomami stanno attualmente combattendo contro l’industria dell’oro che sta distruggendo il loro territorio e contro i cercatori dell’oro che diffondono il coronavirus.
Sì, la Fondazione Cartier “sostiene” un popolo, gli Yanomami, vittima di un’attività, l’estrazione dell’oro sporco, che arricchisce il business della gioielleria e dell’orologeria di lusso Cartier!
In questa occasione, la mostra di Cartier si svolgerà alla Triennale Milano dal 17 ottobre al 7 febbraio 2021.

La ONG Survival, secondo il suo sito web: “Combattiamo per la sopravvivenza delle popolazioni indigene. Impediamo a taglialegna, cercatori e compagnie petrolifere di distruggere la terra, la vita e il futuro delle popolazioni indigene in tutto il mondo.” Piuttosto che fare discorsi interni durante l’inaugurazione di Cartier il 30 gennaio…
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